L’Apple M1 supera di gran lunga un Intel Core i9 comprimendo i video
Handbrake è un software gratuito molto potente e versatile per codificare e comprimere video, che raggiunge risultati eccezionali, sia in termini di qualità che di dimensioni del file risultante.
Le prime beta della build per l’M1 di Apple sono ora disponibili e gli utenti hanno iniziato a testarla.
Handbrake supporta la compressione hardware (oltre che software), che sfrutta molto di più le capacità del computer.
I processori Intel hanno anche la compressione hardware, quindi non giocano in svantaggio a questo punto.
I primi test effettuati da un utente, apparsi nei forum, danno risultati spettacolari con il sistema Apple che è più di 3 volte più veloce di un Intel Core i9.
Nel test un Mac Mini con M1 con 8GB di ram è stato confrontato con un iMac con processore i9 (9900k) con Radeon 580x e con 48GB di ram.
È stato compresso 5 minuti a 1080p con H265, prendendo l’iMac 1 min 48 sec e prendendo il Mac Mini 34s.
Inoltre, un’altra novità interessante è che il nuovo sistema consente la compressione hardware con qualità costante (CQ) o bit rate variabile, cosa che non era possibile con Handbrake su macOS.
Codifica video
Quelli di voi che si sono preoccupati di questi problemi sapranno che la codifica video è uno dei più esigenti in termini di potenza di un’apparecchiatura informatica.
Non è un uso per le persone che si dedicano al video, è utilizzato da quasi tutti gli utenti. Ad esempio per fare una videoconferenza, cosa che in tanti si fanno in questi giorni a causa del COVID. L’immagine della tua fotocamera deve essere elaborata per essere compressa e inviata su Internet e richiede molta potenza. O quando modifichi un video che hai registrato con la tua fotocamera. O quando vuoi utilizzare la funzione Sidecar per lavorare con il tuo iPad e il tuo Mac come un’unica squadra. Oppure invia tramite AirPlay.
E non si tratta solo di potenza, ma anche di consumi. L’ottimizzazione di questo processo è fondamentale in modo che la batteria non si scarichi immediatamente.
Se la tua squadra diventa molto calda quando fai una videoconferenza (e senti i fan che soffiano), sia su Zoom, su Teams, su Skype… è perché ci vuole un grande sforzo per lavorare su quel video.
Mettere un hardware dedicato è molto importante poiché non occupa il tempo di processo del processore principale, diventa più veloce e consuma meno batteria. Ma è importante che il software sia ben fatto per sfruttare quell’hardware, che sia aggiornato e ben progettato.
Ad esempio, la codifica di un film di 2 ore in 4k in H265 tramite software potrebbe richiedere 50 ore senza problemi su un Mac con i7 con 16 GB di ram, mentre l’iPhone 11 è già in grado di registrare e comprimere da tutte e 4 le fotocamere a Once in 4k in tempo reale (che sarebbero quelle 2h in 30 minuti) e consumando una piccolissima parte dell’energia. Ovviamente l’Intel che utilizza la codifica hardware è molto più veloce del software, ma questo aveva lo scopo di mostrare l’importanza dell’hardware specializzato.
Quindi, se il software è ben fatto, questo miglioramento andrà a beneficio di tutti, sia quelli che si dedicano al video sia quelli che non lo fanno.