Apple

la fine di un era

Oggi ho fatto colazione con la notizia della chiusura di MacSurfer e Mac360, due pagine web che sono state per decenni un riferimento per essere informati su ciò che stava accadendo nel mondo Apple, al di là dell’ovvio.

Nel caso di MacSurfer, il ritiro del suo editore ha innescato un tentativo di far sopravvivere la pagina catturando gli abbonamenti, ma è diventato subito chiaro che ciò che è sempre stato gratuito è difficile da convertire in a pagamento.

Nel caso di Mac360, una malattia incurabile diagnosticata al suo responsabile gli fa anche lasciare il fronte per dedicarsi a ciò che conta davvero.

Ai suoi tempi è stato uno shock sopravvivere a Macworld Spain e a tante altre riviste che sono state colpite dalle condizioni di mercato.

È davvero allettante scrivere un errore su come la mentalità pubblicitaria basata sull’analisi abbia distrutto la capacità di guadagno di quelli di noi che cercano di creare conoscenza (se fossi un attore direi «creo la cultura tecnologica», ma fortunatamente sono no e quindi sono modesto nell’apprezzamento del lavoro che faccio) ma sarebbe uno sforzo sterile.

Che oggi una pagina web possa sopravvivere solo se genera traffico, è ovvio. Che per generare traffico devi anche pubblicare molto e velocemente. Che per poterlo fare devi dedicare tante ore, o tante persone, o entrambe le cose. E per poterlo fare hai bisogno di guadagnare, cosa che non accadrà se non lo fai… torna all’inizio del paragrafo.

Così, lentamente ma inesorabilmente, la selezione naturale lascia per strada gli specialisti, in modo che i generalisti possano andare avanti, quelli che possono adattarsi a qualunque cosa gli capiti.

C’è anche la legione di appassionati (probabilmente me compreso, a questo punto), di chi condivide le proprie conoscenze o esperienze per gloria o generosità, magari sognando di poterci dedicare un giorno.

Parafrasando Steve Jobs «Il vecchio deve morire affinché il nuovo possa venire»

So che un giorno faq-mac si chiuderà per sempre, dopo diverse vite. Di solito inizio la giornata con entusiasmo, desideroso di trovare la storia diversa o scrivere un articolo su un’idea che ho avuto.

In giorni come oggi, quando vedo i miei «coetanei» cadere, non mi sento molto ottimista.

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