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Cosa guardare su Apple TV+: Little America

Se c’è una serie che può rappresentare la mela di Tim Cook, è Little America.

Episodi indipendenti che raccontano piccole grandi storie di immigrati da tutto il mondo che sono venuti in America e hanno deciso di andare avanti.

È perfettamente allineato con la filosofia che Tim Cook trasmette di integrazione, diversità, rispetto per la differenza,… e che ha segnato il discorso sociale che trascende il mero scambio di beni per denaro per convertire Apple è una voce risonante in termini di atteggiamento al mondo.

È probabile che molti ottengano il loro sorriso cinico dicendo che alla fine si tratta di vendere. E dico che non è vero, che Apple potrebbe vendere lo stesso o più senza dover articolare un messaggio forte e chiaro sui valori che permeano le sue prestazioni (come fanno tante aziende che non si sente parlare di nulla).

https://youtu.be/xCke0hXoCf8

La Apple di Tim Cook (a differenza di quella di Steve Jobs) ha assunto la sua leadership non solo nella tecnologia ma anche come forza capace di influenzare la società e (usando la frase che tanto ripete Tim Cook) “di lasciare il mondo migliore di quello che hanno trovato”.

Little America mostra proprio quelle storie di persone che sono venute nel Paese senza nulla e si sono ritagliati un futuro basato sul lavoro e sulla fiducia in se stessi. Naturalmente, tra l’altro, ritraggono un paese che permette di fare questo.

La serie prende il nome dalla sezione omonima della rivista Epic, dove venivano raccontate le storie degli immigrati in arrivo in America.

Il migliore

Sono storie vere romanzate, quasi sempre stimolanti, sempre tenere, girate con il massimo rispetto – qualcosa che si nota anche nella musica scelta, sempre dal paese di origine del protagonista e generalmente con volti sconosciuti, che trasmette ancora più verità alla telecamera.

Si concentra sulle storie di persone, che subiscono le conseguenze delle politiche senza concentrare la colpa su nessuno in particolare, è proprio quello che è.

Inoltre, sono storie (per il momento) incentrate sul passato, che evitano il confronto diretto con il discorso «Trumpista» – anche se l’estrapolazione è inevitabile.

Peggio

Che siano storie sconnesse, girate da registi diversi, con attori e storie diversi, inevitabilmente ci si identifica più con alcuni che con altri.

La serie è molto breve, e si vorrebbe che invece di otto episodi ce ne fossero cinquanta.

Conclusione

Storie ispiratrici che lasciano un piacevole sapore in bocca, respirando ottimismo e speranza, anche quando le condizioni non sono favorevoli.

Se hai Apple TV Plus, è una serie da non perdere.

Come con Mythic Quest, spero che raggiungano i duecento capitoli.

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