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Cosa guardare su Apple TV+: Lettera a te di Bruce Springsteen

Insieme a The Beastie Boys Story, Mariah Carey’s Christmas Special, il documentario Bruce Springsteen’s Letter to you completa l’offerta musicale su Apple TV+.

Onestamente ho guardato tardi e con poche speranze il documentario sulla realizzazione dell’ultimo album di Bruce Springsteen. A me succede un po’ come con gli U2 o con Paul McCartney. Hanno tutto il mio rispetto, occupano un posto importante nel mio universo sonoro, ma riconosco che sono pezzi di mausoleo, che il loro tempo è passato e che non fanno altro che camminare sul loro scheletro facendo l’unica cosa che sanno fare: suonare, gioca e gioca.

Tuttavia, devo ammettere che, dal primo scatto, di quel drone che sorvola campi innevati e ghiacciati, l’intero documentario è ipnotico, ed è realizzato con squisita perfezione.

La voce fuori campo occasionale di Bruce, che racconta storie che portano alla canzone, la introduce o la giustifica, ti accoglie e ti conforta mentre si prepara il prossimo download di E Street Band.

Per quanto riguarda la musica, è come previsto. Buone canzoni, senza raggiungere la brillantezza, a malapena brace di quello che in altre occasioni era un intenso falò. Enorme differenza tra le composizioni salvate dal passato rispetto a quelle nuove. E un tentativo di riconquistare la rotondità dei tempi migliori, che non riesce ad accendersi perché, come ammette lo stesso Springsteen a un certo punto, non scrive né canta come allora.

Sono già veterani in questo rock, professionisti che eseguono magistralmente qualsiasi compito che viene loro proposto, e che raggiungono un’enorme bellezza formale in tutto. Ma in qualche modo, a mio modesto parere, non è più genuino. Sembra una ripetizione della formula, un tentativo di far rivivere vecchie glorie, di tempi passati che non torneranno più. Nelle parole del capo stesso:

Sì, mi sto solo sedendo cercando di riconquistare
un po’ della gloria di, beh, il tempo scivola via
e ti lascia con nient’altro che
storie noiose di
giorni di gloria
Sì, ti siedi cercando di riconquistare un
po’ della gloria, ma il tempo scivola via
e ti lascia solo con
storie noiose
dei giorni di gloria.

Bruce Springsteen non sta certamente vivendo del passato (almeno non del tutto). Prova, con il fisico che resta e la voglia che resta, a scrivere nuove pagine, anche se suonano come un epilogo.

Eppure, il documentario è visto in un attimo, questo delicato, intimo, guarda le ultime prove e la registrazione delle canzoni dell’ultimo album di Bruce Springsteen.

Altamente raccomandato per i fan di Bruce Springsteen (ovviamente), gli amanti del rock e coloro che amano i documentari di alta qualità.

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