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Regno Unito: la polizia inizia a usare il riconoscimento facciale per strada

Lo scorso gennaio (2020) la polizia metropolitana del Regno Unito (conosciuta familiarmente come Met) ha annunciato che avrebbe iniziato a utilizzare il riconoscimento facciale in alcuni quartieri per cercare di individuare i criminali.

Come di consueto, per giustificare il provvedimento si utilizzano cifre vaghe (il provvedimento ha il sostegno dell’80 per cento dei cittadini consultati d’accordo) e che sarà fatto solo in determinate zone e segnalando chiaramente la funzione -come se si avesse alternativa quando guidando sul marciapiede.

Non c’è solo la preoccupazione per l’invasione della privacy – che esiste – o il potenziale abuso che il «potere» può fare di uno strumento di monitoraggio come questo – che è perfettamente immaginabile, o che le immagini registrate senza consenso vengano utilizzate in un altro momento completamente diverso come documentazione.

Cosa succede se il sistema viene violato e utilizzato per scopi diversi o se i feed vengono semplicemente condivisi senza che l’amministrazione lo sappia – o sì?

Non è che l’amministrazione – di qualsiasi Paese – abbia dato la sensazione di proteggere i suoi governati o che siano particolarmente degni di fiducia. Corruzione, distrazione di fondi, attività illecite… tutti i paesi hanno avuto vergognosi episodi di abusi contro i cittadini.

È chiaro che se si sostiene che sarà per aumentare la sicurezza dei quartieri, si cercheranno solo identificazioni di criminali già autorizzate da un giudice, ecc. i «buoni cittadini» saranno d’accordo.

In questa pagina forniscono esempi scioccanti degli abusi sulla popolazione in diversi paesi che utilizzano il riconoscimento facciale.

Dopotutto, cosa potrebbe andare storto?

Se sarà implementato nel Regno Unito – sebbene l’Unione Europea voglia vietare l’uso del riconoscimento facciale negli spazi pubblici – presto costituiranno un caso a favore del suo uso, o dell’applicazione in «circostanze speciali o straordinarie» che poi rimarranno per sempre.

Questa notizia mi ha ricordato i progetti di Scott Urban, residente a Chicago, che progetta occhiali riflettenti e anti-infrarossi proprio per proteggere il viso dall’essere catturato dalle telecamere di sorveglianza.

https://vimeo.com/193126026

Scott ha raccolto $ 25.472 per il suo progetto su Kickstarter.

IRpair

Dotati di speciali filtri ottici, gli occhiali anti-sorveglianza IRpair bloccano il riconoscimento facciale bloccando le radiazioni infrarosse e lasciando entrare la luce naturale. IRpair blocca anche gli scanner dell’iride.

Fantasma

Phantom impedisce il riconoscimento facciale utilizzando una cornice che riflette i raggi infrarossi. Impedisce inoltre alle telecamere di sicurezza (che utilizzano IR) di eseguire ricerche biometriche con il tuo viso.

Quello che è chiaro è che sarà necessario trovare soluzioni alternative al potere del Grande Fratello.

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