Tecnologia

Come ottenere l’oro con vecchie carte SIM

C’è un componente dei nostri smartphone a cui di solito non prestiamo troppa attenzione e che di solito passa completamente inosservato una volta che lo inseriamo nel cellulare, e non è altro che il chip o la scheda SIM. La famosa schedina che tutti abbiamo nel nostro terminale apre le porte della connessione 4G e della copertura mobile, anche se, purtroppo, è anche uno spreco che negli anni finisce per essere buttato. Tuttavia, come recita il famoso detto popolare, “alcuni rifiuti, altri fanno tesoro”.

Per avere un po’ di contesto, la produzione annua di rifiuti elettronici è di circa 50 milioni di tonnellate, secondo uno studio. Di questi 50 milioni di tonnellate (che, per darvi un’idea, è il peso di 279.720 Boeing 747) solo il 20% viene riciclato. Il resto va agli e-dump dove rimarrà fino alla fine dei tempi o finché il passare del tempo stesso non lo degrada. Cosa viene prima.

Oggi facciamo eco a una nuova tecnica di riciclaggio piuttosto curiosa i cui protagonisti non sono altri che le carte SIM. Come riportato da IFLScience! , è stato «scoperto» un metodo per riciclare i chip metallici delle SIM in modo più semplice ed economico estraendo l’oro che è in esse.

Estrarre l’oro dai chip della carta SIM

La tecnica per estrarre l’oro dalle SIM si avvale degli ultrasuoni e della cavitazione *. La prima cosa che si fa è ricoprire la SIM con uno strato molto sottile di un composto tensioattivo, quindi ripetere il processo con un altro tipo di tensioattivo e, infine, immergere la SIM in acqua. I composti tensioattivi aiutano a ridurre la tensione tra la superficie del SIM e l’acqua. In questo modo, attraverso le onde ultrasoniche, si creano delle bolle che aumentano la pressione e la temperatura. Ciò fa sì che le particelle d’oro si stacchino dalla carta SIM e rimangano intrappolate in queste bolle per la successiva raccolta e riciclaggio.

Questo procedimento non è nuovo, infatti è già utilizzato per estrarre altri metalli. Il problema è che si tratta di un processo costoso e inquinante. La principale novità di questa nuova tecnica è che, secondo Dale Huber, ricercatore dei Sandia National Laboratories (Albuquerque, Messico), ha un impatto ambientale ridotto e può aiutare ad affrontare il problema dei rifiuti elettronici senza che il rimedio sia peggiore della malattia.

Per aggiungere qualche cifra, ogni anno 20 miliardi di dollari di oro, argento, rame, platino e palladio vengono smaltiti nei rifiuti elettronici. Con questa tecnica, il tasso di riciclaggio di questi materiali potrebbe essere aumentato per il loro successivo riutilizzo in nuovi dispositivi. Ciò non solo potrebbe ridurre i costi di produzione, ma aiuterebbe a ridurre l’enorme impatto ambientale dell’estrazione di questi tipi di materiali per realizzare componenti.

* Cavitazione: formazione di cavità riempite di vapore o gas in un liquido in movimento. Si verifica quando la pressione in un punto del liquido è inferiore alla pressione di vapore.

Fonte: Newscientist

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